La signora A.M. : un intervento semplice in ospedale diventa un incubo dovuto ad un'infezione
Indice dei Contenuti
- La signora A.M. ricorre, per algie pelviche e frequenti episodi emorragici, al pronto soccorso dell’ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli;
- A seguito di maggiori approfondimenti ematochimici si eseguono i seguenti esami:
- VRNA, che risultava positivo con un valore di 5,86E+6, la classificazione del Genotipo 2A/2C, l’anticitomegalovirus con un valore 127,00 U/ml e l’antivirus EPSTEIN-BARR-VCA con un valore 315 U/ml.
- Gli esami precedenti, effettuati durante il ricovero della signora A.M. presso l’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli, erano, invece, risultati negativi per tale tipo di infezione.
La signora A.M. ricorre, per algie pelviche e frequenti episodi emorragici, al pronto soccorso dell’ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli;
qui i sanitari le consigliano di ricoverarsi in day surgery per sottoporsi ad un’isteroscopia diagnostica e ad un’esplorazione cavitaria.
Viene dimessa dopo tre giorni.
Dall’esito degli esami si ricava indicazione per l’asportazione totale dell’utero;
da notare che gli esami pre-operatori evidenziano l’assenza di anticorpi anti epatite quindi la signora A.M si sottopone ad intervento programmato di laparoisterectomia totale.
Dopo l’operazione segue un decorso post operatorio caratterizzato da leucocitosi, trattata con terapia antibiotica.
Qualche tempo dopo, la signora A.M per la comparsa di dolori addominali, si ricovera presso l’A.O.U. “Federico II°” di Napoli.
A seguito della comparsa di ipertransaminasemia si procede al ricovero e si sottopone la signora A.M, ad altri accertamenti
che evidenziano, per la prima volta, la positività del test di screening degli anticorpi anti HCV.
A seguito di maggiori approfondimenti ematochimici si eseguono i seguenti esami:
VRNA, che risultava positivo con un valore di 5,86E+6, la classificazione del Genotipo 2A/2C, l’anticitomegalovirus con un valore 127,00 U/ml e l’antivirus EPSTEIN-BARR-VCA con un valore 315 U/ml.
Gli esami precedenti, effettuati durante il ricovero della signora A.M. presso l’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli, erano, invece, risultati negativi per tale tipo di infezione.
Considerato che la principale fonte di contagio del virus è costituita dall’ambiente ospedaliero laddove capita che il personale sanitario e di laboratorio possa trattare i pazienti con strumenti infetti e/o in ambienti non igienicamente protetti.
Risulta quindi evidente la correlazione tra il contagio della signora A.M. e le prestazioni medico-chirurgiche ricevute poiché dopo il ricovero presso Villa Betania (in cui ha subito ben tre trattamenti invasivi)
la signora A.M. non ha avuto altre prestazioni similari in altri ospedali fino al ricovero presso il Policlinico universitario.
Il caso è seguito e risolto dallo studio medico-legale Iannicelli.