In caso di danni in ambito ortopedico cosa fare
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Risarcimento per danni causati dall’ortopedico: come ottenerlo
Danni di tipo ortopedico sono molto frequenti ed anche per questa tipologia esiste il risarcimento.
Le principali tipologie di errore in ambito medico sanitario sono:
errori diagnostici ;
errori e ritardi nei trattamenti sanitari e terapeutici;
valutazioni mediche errate;
problemi ambientali e di sicurezza.
Per quanto riguarda l’ambito ortopedico e traumatologico gli errori sono gli stessi di quelli che si realizzano in altri settori,
il primo dei quali è il mancato consenso informato per il quale il paziente può chiedere il risarcimento danni;
ciò accade quando l’incidentato non è stato informato in maniera chiara della tipologia dell’intervento a cui sarà sottoposto oltre che dei rischi e delle conseguenze cui va incontro.
Il secondo è l’insorgenza di un’infezione non presente prima del ricovero dovuta alla scarsa qualità dell’assistenza prestata da parte del personale sanitario
che non ha rispettato le norme, anche in questo caso è possibile chiedere il risarcimento danni.
Incidente in campo ortopedico e tempi di convalescenza
E’ bene tener presente che l’incidente in campo ortopedico richiede un lungo periodi convalescenza a letto e
quindi bisogna fare molto attenzione alla posizione del paziente per prevenire dolorose ulcere alla pelle e
rispettare attente norma d’igiene proprio per evitare l’insorgere di infezioni
Errori specifici in campo ortopedico
Gli errori più specifici derivano da interventi chirurgici sbagliati quali l’inserimento di protesi inadatte o addirittura non necessarie;
l’inserimento di corpi esterni non adatti può provocare lesioni ai terminali nervosi, a legamenti e tendini
Oppure dal non avere valutato sufficientemente le difficoltà di deambulazione del paziente,
soprattutto se anziano, valutazione che in ambito ospedaliero dovrebbe avvenire con una certa facilità tanto da poter evitare le cadute
Spesso si interviene senza un’attenta valutazione delle condizioni complessive del paziente, ad esempio non si presta la dovuta attenzione alle complicazioni cardiache che possono intervenire e anche in questo campo
può avvenire ciò che accade anche in altri situazioni che cioè si intervenga su una persona diversa da quella alla quale era stata diagnosticata la patologia
Tipologia danni
I danni patrimoniali:
sono tutte le perdite economiche dirette che il fatto illecito ha provocato al patrimonio del danneggiato
(spese sostenute per cure, interventi, farmaci, terapie, ecc.)
Ma anche i mancati guadagni avuti nei giorni in cui il danneggiato non può muoversi (giorni o appuntamenti di lavoro persi, perdita o riduzione della capacità lavorativa, ecc.).
I danni di natura non patrimoniale
le lesioni patite dalla persona a causa dell’errore medico.
Questa tipologia di danni si divide in
danno biologico temporaneo e permanente (invalidità e inabilità),
danno morale (sofferenza soggettiva)
e danno esistenziale (peggioramento della qualità della vita).
Considerata la difficoltà nel quantificare i danni non patrimoniali sono state elaborate delle specifiche tabelle.
Tabelle di Milano
Con queste tabelle è possibile calcolare l’entità del risarcimento monetario a cui si ha diritto in base ai punti di invalidità residuati al danneggiato e al periodo di inabilità temporanea assoluta o parziale sofferto
Le più utilizzate, sono le tabelle del Tribunale di Milano, con le quali è possibile calcolare gli importi dovuti a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale da incidente stradale o malasanità.
Sempre le stesse tabelle servono a determinare il risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale in favore dei familiari, in caso di morte del congiunto.
Rivolgiti con fiducia ad uno studio medico legale competente per essere seguito nella giusta maniera.
Onere della prova e termini di prescrizione per errore dell’ortopedico
Come per tutto ciò che riguarda il risarcimento danni nel campo della malasanità é il paziente che deve dimostrare che il danno è stato prodotto da un comportamento negligente o errato del medico
Che a sua volta è tenuto che si è verificato nel corso dell’intervento qualche cosa di imprevedibile e quindi inevitabile
E’ importante ricordare che non è solo il criterio dell’evidenza a dover essere considerato ma anche quello del “più probabile che non”.
Il criterio della ragionevole probabilità a cui ci si appella quando altre possibili cause siano ritenute ancora più improbabili, è stato riaffermato recentemente dalla sentenza della Cassazione n.4024 del 2018
I termini di prescrizione entro cui è possibile richiedere un risarcimento danni per errore medico sono:
pari a 10 anni per responsabilità contrattuale (nei confronti della struttura ospedaliera) e
a 5 anni per responsabilità extracontrattuale (nei confronti del medico dipendente della struttura).