Asfissia neonatale e il relativo risarcimento danni
Asfissia neonatale: cosa è
Se il neonato prima, durante o subito dopo la nascita non assume l’ossigeno in quantità e modalità adeguata si parla di asfissia neonatale, vuol dire che bisogna registrare un’insufficienza respiratoria.
Questa emergenza neonatale si verifica se il neonato non respira entro un minuto dalla nascita dal momento che in condizioni normali il bambino
dopo il parto piange e respira quindi senza bisogno di assistenza muovendo anche braccia e gambe.
Se un neonato invece non riesce a stabilire una respirazione duratura dopo la nascita non si muove e
quindi gli viene diagnosticata un’asfissia neonatale che può produrre gravi danni al cervello e ai tessuti per quel lasso di tempo in cui gli organi non sono stati ossigenati,
se non si interviene in tempo correttamente
asfissia del neonato: le cause
I livelli di ossigeno sia della madre sia del neonato, per ridurre al minimo eventuali rischi,
devono essere monitorati con estrema attenzione per tutta la durata del parto dal momento che esistono molti fattori che possono mettere a rischio la vita del neonato.
Si può verificare che le vie aeree del neonato siano ostruite;
il parto può essere troppo lungo, può succedere che la separazione della placenta dall’utero avvenga rapidamente o che il cordone ombelicale si stringa intorno al neonato
o ancora che nel somministrare l’anestesia alla madre venga sedato anche il feto.
L’asfissia neonatale può verificarsi anche a causa di gravidanze a rischio dovute a :
Malattie materne, come diabete, ipertensione, madri che hanno subito aborti precedenti, morti neonatali precoci o nascita pretermine;
anormale presentazione o posizione fetale, parto prematuro.
Asfissia neonatale: i sintomi
Non sempre è possibile prima del parto accorgersi di sintomi premonitori, anche se esistono degli indicatori che vanno attentamente ricercati come:
una frequenza cardiaca anomala del feto al momento della nascita
pelle bluastra o molto pallida (cianosi),
tono muscolare debole (ipotonia)
difficoltà respiratorie,
liquido amniotico macchiato da feci fetali,
lesioni ad organi quali polmoni, cuore, fegato, reni
scarsa risposta alla stimolazione.
Asfissia neonatale: come si diagnostica
Al momento di ogni nascita, i medici sono soliti assegnare un punteggio (in base all’indice di Apgar) che valuta cinque fattori della salute fisica del neonato:
respirazione, polso, aspetto, risposta agli stimoli, tono muscolare.
Normalmente, il punteggio Apgar va da 7 a 10.
I neonati con un punteggio compreso tra 4 e 6 presentano una depressione moderata dei loro segni vitali,
mentre i neonati con un punteggio da 0 a 3 hanno segni vitali gravemente depressi e sono a rischio di morte
Asfissia neonatale: risarcimento danni
Per ottenere il risarcimento danni da asfissia da parto deve esserci un grave errore medico e/o una responsabilità del medico o della struttura ospedaliera.
Si deve pensare che il feto abbia delle sofferenze se il medico o componenti dello staff rilevano delle anomalie nel grafico del battito cardiaco del bambino.
L’asfissia neonatale può essere evitata se il medico interviene con urgenza per far partorire la madre ( non bisogna andare oltre 41 settimane di gestazione)
rimuovendo con le giuste manovre il cordone ombelicale intorno al collo del bambino nel caso in cui si rilevi questo tipo di problema.
Ancora il medico deve intervenire con un parto cesareo di urgenza se si accorge del distacco placentare.
Cosa fare se pensi di avere diritto a un risarcimento danni da asfissia da parto?
Trattandosi di un argomento molto delicato e difficile e poiché ogni caso è diverso dall’altro è importante rivolgersi a professionisti specializzati nel Risarcimento danni.