Amputazione del dito: cosa fare per il giusto risarcimento
Amputazione del dito: scopriamo come muoversi in questi casi.
Anche in altri articoli abbiamo parlato di amputazioni, ma qui andiamo più nello specifico
amputazioni: cosa sono
L’amputazione è un intervento molto grave per il paziente, si tratta infatti di un taglio chirurgico di un intero arto o parte di esso;
questa procedura non va confusa con l’asportazione di strutture muscolari o di legamenti.
L’amputazione, nonostante i medici tentino sempre di evitarla, si rende necessaria, quando ci si trova in presenza di problematiche particolari di salute del paziente.
Quando è necessaria l’amputazione del dito
L’amputazione si effettua in tre casi:
- In presenza di un tumore maligno asportabile solo attraverso il taglio della parte
- Quando a causa, ad esempio di un incidente stradale, si è verificato un grave trauma
- Per salvare un arto quando è in atto un processo di cancrena e si è arrestata la circolazione del sangue
Le amputazioni come procedere in questi casi
Ovviamente la procedura dell’amputazione è preceduta da un attento studio, da parte dello specialista, del punto più idoneo dove eseguire il taglio,
bisogna infatti trovare il punto in cui vi sia la maggiore circolazione sanguigna, solo così l’area interessata potrà guarire.
L’intervento prevede varie fasi perché dopo avere bloccato il circuito sanguigno dell’arto per non incorrere in emorragie, poi verrà segato l’osso ed infine gli operatori procederanno per ricucire.
La problematica più frequente a cui si può andare incontro con l’amputazione è lo sviluppo di un’infezione non guaribile per cui si è costretti a ripetere l’operazione in un punto diverso e più alto.
Nonostante il trauma della perdita dell’arto, la tecnologia oggi consente protesi specifiche molto avanzate che permettono ai soggetti di poter camminare ancora.
Preparazione per le amputazioni del dito
Questi interventi prevedono una preparazione complessa per escludere attraverso gli accertamenti la presenza di infezioni, problemi cardiaci ed altro.
Altrettanto complesso e, a volte, lungo il processo che segue l’amputazione, per cui il chirurgo prescrive una terapia farmacologica a base di antidolorifici e antibiotici per evitare l’insorgenza di una possibile infezione
e a pochissimi giorni dall’operazione dà inizio alla riabilitazione per garantire il corretto movimento del moncone e della protesi.
Tutto il percorso riabilitativo prevede inoltre un’assistenza sanitaria accurata compresa quella psicologica.
Non è infrequente il caso della sindrome da arto “fantasma“ o, al contrario, che chi ha subìto l’amputazione percepisca ancora la parte amputata o addirittura dolore in essa.
Amputazione del dito : come fare per ottenere un risarcimento
Nel caso in cui a seguito di un incidente o un infortunio causato da terzi si dovesse subire la perdita di un dito,
sarà possibile chiedere al responsabile civile e/o alla sua compagnia assicurativa il risarcimento del danno fisico e morale.
A volte ci può essere la responsabilità di chi ha operato , quindi un caso di malasanità, e in questi casi è responsabile anche la struttura sanitaria.
In ogni caso in cui si è rimasti vittima della perdita di un arto è fondamentale conservare tutta la documentazione medica atta a testimoniare l’origine del danno
Soltanto in questo modo infatti si potrà assolvere all’onere probatorio ed ottenere un equo risarcimento dei danni.
Sempre bene rivolgersi ad uno studio medico-legale che può accompagnarti verso il giusto risarcimento.