Amputazione del dito e relativo risarcimento
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Amputazione del dito e risarcimento danni
Cos’è l’amputazione?
Si chiama amputazione la separazione di una specifica parte del corpo in seguito ad un infortunio che porta ad un trauma fisico
Nella maggior parte dei casi le amputazione sono la conseguenza di incidenti stradali o di infortuni sul lavoro o di complicazioni di particolari malattie, come ad esempio il diabete.
Tipologie di amputazione
L’amputazione da trauma
Le più comuni, sono quelle degli arti superiori, cioè dita, mani, polsi, braccia, scapole e avambracci.
E comunque possono essere parziali, se mediante tessuti molli la parte rimane legata al corpo, in assenza di muscoli, legamenti e tessuti avremo un’amputazione totale
Come in ogni intervento chirurgico è importante che i medici facciano attenzione a quanto può accadere dopo l’operazione
L’amputazione chirurgica
Ovviamente l’intervento chirurgico che determina l’amputazione avviene dopo l’incidente a seguito del giudizio del medico che ne stabilisce la necessità perché , ad esempio, l’arto appare troppo danneggiato e potrebbe mettere il paziente a rischio di vita.
In molti casi potrebbero verificarsi necrosi dei tessuti, coaguli sanguigni, ematomi e ferite gravi
Amputazione: cause e conseguenze
Le cause della perdita di uno o più arti possono essere, lo abbiamo accennato prima, molte, tra queste quelle per trauma sono la causa del 45% delle amputazioni annuali.
Alcune vengono prese per tempo e completate in modo sicuro dai chirurghi, altre lo fanno spontaneamente a seguito di un incidente stradale.
In quest’ultimo caso gli arti vanno in cancrena, ossia una tipologia di necrosi di natura tissutale provocata, di solito, da uno scarso apporto di sangue nella parte interessata.
Le conseguenze per coloro che subiscono un’amputazione sono, spesso, gravi e comportano complicazioni a lungo termine.
Quella più evidente e drammatica è la perdita della mobilità e delle funzionalità motorie che si possedevano prima della rimozione dell’arto.
Altre implicazioni includono danni permanenti ai nervi, dolori cronici o difficoltà ad adattarsi all’ arto protesico.
Ovviamente un paziente che ha subito un’amputazione è costretto a trattamenti medici continui
In definitiva il post-operatorio è decisamente più complesso dell’operazione stessa, perché richiede che il paziente si sottoponga, come detto, a cicli di riabilitazione, supporto psicologico, cure protesiche, fisioterapia.
Non secondario nel delineare questo scenario è l’aspetto psicologico dal momento che l’invalidità permanente è un vero peso da sopportare.
Tutta la vita quotidiana sarà condizionata da questo evento dall’aspetto finanziario, alle abitudini che verranno tutte sovvertite e richiederanno molti cambiamenti e continui adattamenti
Altre conseguenze riguardano possibili dolori fantasma ma del tutto reali per il paziente agli arti mancanti.
Dolori che possono essere alleviati fino a scomparire con farmaci adeguati o con l’agopuntura
Risarcimento danni amputazione dito mano e percentuale di invalidità
Se ad un soggetto viene amputato un dito, egli è ovviamente nel diritto di essere risarcito.
Ma non tutte le dita hanno lo stesso valore in termini percentuali e, inoltre, è necessario definire se la perdita del dito è totale o se riguarda una componente dello stesso e non l’intero.
Nello specifico, per la perdita di:
Tutte le dita della mano, la percentuale è del 65%;
Pollice e primo metacarpo, 35%;
Pollice, 28%;
Indice, 15%;
Medio, 12%;
Anulare, 8%;
Mignolo 12%;
Falange ungueale del pollice, 15%;
Falange ungueale dell’indice, 7%;
Falange ungueale del medio, 5%;
Falange ungueale dell’anulare, 3%;
Falange ungueale del mignolo, 5%;
Ultime due falangi dell’indice, 11%;
Ultime due falangi del medio, 8%;
Ultime due falangi dell’anulare, 6%;
Ultime due falangi del mignolo, 8%.