Amputazione di una gamba: cosa bisogna sapere per l'invalidità
Che cosa è un’amputazione di una gamba
L’amputazione è l’asportazione chirurgica di un arto o di parte di esso evenienza che può accadere in seguito a incidenti o altro e che comunque vien fatto per salvare la vita.
Differenti tipologie di amputazione di una gamba:
L’amputazione può essere reso necessaria in casi di infortuni sul lavoro o vari tipi di incidenti quali esplosioni ( fuochi d’artificio, arma da fuoco)
Ci sono due tipi di amputazioni:
Incomplete, quando l’arto rimane connesso al resto del corpo tramite alcuni tessuti molli;
Complete, in caso di assenza di muscoli, legamenti e tessuti.
Come avviene l’amputazione
Se ci riferiamo ad incidenti ci possono essere due tipi di amputazione traumatica:
come conseguenza diretta dell’evento, quado cioè l’amputazione avviene durante l’incidente ( una parte della gamba viene tranciata di netto),
ma l’amputazione traumatica ci può essere anche a distanza di giorni dall’evento per evitare danni peggiore dovuti al peggioramento della situazione.
I casi che portano alla morte dopo l’amputazione accadono per l’ emorragie, perché in questi casi la perdita di sangue è molto copiosa.
Ovviamente, l’amputazione porta ripercussioni serie sulla vita della persona che la subisce che possono essere durature nel tempo anche per tutta la vita perché la vita dell’amputato è destinata a cambiare radicalmente, sia sotto il profilo professionale che sotto quello meramente personale.
Conseguenze dell’amputazione:
chi deve sottoporsi ad amputazione o la subisce per evento traumatico deve sapere che affronterà :
Spese ospedaliere fisse;
Terapie e riabilitazioni;
Limitazioni alla qualità della vita;
Perdita del lavoro.
Sono davvero tante le conseguenze variano dall’ impossibilità a lavorare perchè privi di arti fondamentali per espletare i vari compiti lavorativi, alla depressione, all’impossibilità di svolgere i più semplici compiti quotidiani.
Inoltre, le implicazioni in questo genere di situazione sono diverse, includendo danni permanenti ai nervi, ma anche dolori cronici o difficoltà ad adattarsi a seguito dell’installazione di un arto protesico.
Da non dimenticare la necessità di ricorrere a trattamenti medici per il resto della vita dell’amputato.
Infatti, il post-operatorio è decisamente più complesso dell’operazione stessa, perché richiede un approccio con il paziente che include cicli di riabilitazione, supporto psicologico, cure protesiche, fisioterapia e, in alcuni casi, anche ulteriori interventi chirurgici.
Sull’aspetto psicologico pesa moltissimo la questione dell’invalidità permanente.
A prescindere, infatti, dalla parte del corpo recisa, la capacità reddituale o, ancor di più, quella di vivere una vita quotidiana normale, saranno compromesse per sempre.
L’amputato dovrà cambiare le sue abitudini nel mangiare, nel lavarsi, nel bere, nel digitare su una tastiera, nel trasportare un oggetto e così via.
Cosa dice la legge in caso di amputazione
La legge darà la giusta valutazione a seconda del tipo di parte della gamba viene persa dall’amputato.
Esiste una tutela risarcitoria per premettere a chi ha subito questo trauma di fare fronte alle sue spese e vivere pur tra mille difficoltà
Percentuale di invalidità in caso di amputazione di una gamba
Infine, chi subisce l’amputazione di una o entrambe le gambe ha pieno diritto di essere risarcito per il danno sofferto e le conseguenze che la stessa perdita comporta.
Anche in questo caso, la legge si preoccupa di dare la giusta valutazione a seconda del tipo di parte della gamba viene persa dall’amputato.
La percentuale è di:
80% per l’amputazione completa della coscia con disarticolazione coxo-femorale o per un’amputazione alta che renda impossibile l’applicazione di una protesi;
70% per la perdita di una coscia in un qualsiasi altro punto;
65% per la totale amputazione di una gamba o per l’amputazione al terzo superiore, quando non sia possibile applicare una protesi;
55% per l’amputazione di una gamba al terzo superiore con la possibilità di installare un apparecchio articolato;
45% per l’anchilosi completa del tratto coxo-femorale con arto in estensione e/o in posizione favorevole;
Vista la complessità del caso è sempre bene rivolgersi ad uno studio medico legale, per ottenere il giusto risarcimento.