Auto con targa estera in Italia: tutto quello che c'è da sapere
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Auto con targa estera in Italia: maggiore diffusione
In Italia, per la maggiore convenienza, cresce il numero delle auto immatricolate all’estero e quindi con targhe straniere.
Con l’aumento nel nostro paese delle assicurazioni estere cresce anche il rischio di un incidente provocato da o con uno di questi mezzi.
Auto con targa estera in Italia: cosa dice la legge
Il Codice della Strada stabilisce che: tutti gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati all’estero che circolano in Italia, devono essere iscritti al Reve (Registro Veicoli Esteri),
il veicolo con targa estera non può circolare oltre l’anno su suolo italiano, altrimenti incorre in una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 85 euro ad un massimo di 338 euro.
La registrazione al Reve va richiesta agli uffici del Pubblico Registro Automobilistico (il Pra) o tramite lo Sta (Sportello telematico dell’automobilista) e le spese sono a carico di chi utilizza il veicolo
Se il conducente del veicolo immatricolato all’estero risiede in Italia, ma non è il proprietario del mezzo ( noleggio a lungo termine, o contratto di leasing o di comodato), insieme ai documenti di circolazione deve essere in possesso di un documento sottoscritto dall’intestatario del veicolo dal quale risulti per quanto tempo e a che titolo lo sta utilizzando;
qualora ne fosse sprovvisto può incorrere in una multa da 250 a mille euro .
Inoltre, quest’ultima sanzione aumenta da un minimo di 712 euro fino ad un massimo di 3.558 euro (più ritiro dalla circolazione) se il titolo e la durata della disponibilità del veicolo non sono registrati al Pra nei casi richiesti.
Auto con targa estera in Italia: le deroghe
Per queste disposizioni ci sono delle deroghe per:
- i cittadini che risiedono nel comune di Campione d’Italia,
- il personale delle forze armate e di polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o basi militari,
- il personale militare e civile dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero
- i conducenti che risiedono in Italia da oltre 60 giorni che guidano veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino.
Auto con targa estera in Italia: cosa accade in caso di incidente
Bisogna:
compilare il CID, cioè il modulo di Constatazione amichevole di Incidente, valido anch’esso in tutta l’Unione Europea e in Svizzera, e utile per raccogliere i dati necessari alla gestione dell’incidente.
rivolgersi alla nostra assicurazione per ottenere il rimborso del danno subito e inoltrare una richiesta di risarcimento all’UCI (l’Ufficio Centrale Italiano), a tramite raccomandata a/r a questo indirizzo: UCI – Corso Sempione, 39 – 20145 Milano o una mail PEC all’indirizzo uci@pec.ucimi.it.
Per la richiesta del risarcimento si deve utilizzare un modello apposito, scaricabile dal portale dello stesso UCI, da riempire con questi dati:
- data e luogo del sinistro;
- nazionalità, tipologia, marca, modello e targa del veicolo estero;
- cognome, nome e indirizzo del proprietario del veicolo estero;
- generalità del proprietario (ed eventualmente del conducente) del veicolo estero;
- la compagnia di assicurazione del veicolo estero;
- gli estremi dell’autorità eventualmente intervenuta;
- la copia della constatazione amichevole d’incidente e della carta verde esibita dal conducente del veicolo estero (se disponibile).
Se l’incidente ha provocato danni a persone, occorre indicare per quest’ultime l’età, l’attività, il reddito, l’entità delle lesioni e l’attestazione medica dell’avvenuta guarigione clinica.
La liquidazione del danno
L’UCI provvederà a incaricare della procedura di liquidazione la compagnia italiana che si occupa di tutte le questioni relative all’impresa assicurativa estera .
La compagnia italiana dovrà disporre una perizia per valutare responsabilità e danni e disporrà di 3 mesi di tempo per formulare al danneggiato un’offerta di risarcimento oppure per comunicargli i motivi che l’hanno portata a negare il risarcimento.
E se il veicolo immatricolato all’estero non è assicurato?
Il risarcimento si potrà ottenere tramite il Fondo Garanzia Vittime della Strada.
In questo caso, la richiesta andrà inviata alla CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), l’ente gestore del Fondo, che a sua volta nominerà una compagnia per trattare il sinistro.
Se il veicolo straniero non viene identificato, il Fondo interviene per il solo risarcimento delle lesioni fisiche e non per i danni materiali: quest’ultimi, potranno essere risarciti solo se si sono verificate lesioni personali particolarmente gravi.