Il giusto iter da seguire in caso di frattura di gamba
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La frattura di gamba è tecnicamente la interruzione della continuità dell’osso della tibia e del perone, rientra tra le più comuni lesioni scheletriche.
Durante un incidente stradale si può avere un impatto diretto contro un corpo oppure una torsione sull’asse.
Cosa fare in caso di traumi come la frattura di gamba?
- Quando si ha la frattura di tibia e perone in seguito ad un investimento ciclista/pedone o in seguito ad un incidente tra due autovetture o tra un’autovettura ed un altro veicolo, farsi accompagnare in ospedale (o da un medico specialista, consigliabile in questo periodo di pandemia da Covid 19) oppure, richiedere il soccorso sul luogo dell’incidente per avere le cure necessarie.
- E’ buona norma, se si è nella possibilità, chiamare o far chiamare sul posto anche i rappresentanti delle forze dell’ordine (vigili, carabinieri) ed inoltre è bene prendere i nomi dei testimoni.
- denunciare incidente al proprio assicuratore appena possibile;
- contattare il nostro studio per una consulenza gratuita.
Terminate le cure e le terapie prescritte, le tue condizioni si stabilizzeranno, con la possibilità che permangano delle conseguenze permanenti (postumi permanenti).
Sarà il medico-legale insieme all’avvocato che ti seguirà per fare in modo che ti venga riconosciuto il giusto risarcimento per il danno subito.
E’quindi fondamentale essere tutelati per evitare il rischio di non essere adeguatamente risarciti per i danni subiti.
Perché è importante rivolgersi ad uno studio medico-legale?
Da quanto scritto sopra è chiaro che rivolgendosi ad uno studio medico-legale le probabilità di ottenere un giusto risarcimento aumentano notevolmente proprio a causa della complessità della materia.
Infatti in caso di frattura di tibia e perone in seguito ad incidente stradale/investimento, lo studio è pronto a far fronte a tutte le esigenze burocratiche.
Richiesta di risarcimento danni alla compagnia di assicurazione
Nella fase iniziale, cioè nella richiesta di risarcimento danni alla compagnia di assicurazione, è possibile procedere anche senza avere un avvocato al proprio fianco.
Tuttavia questa scelta è sconsigliabile perché la legge ha stabilito dei termini piuttosto stringenti per poter attivare i propri diritti.
Di conseguenza i neofiti della materia possono veder sfumare o ridurre la reale entità del danno per banali errori burocratici.
Ad esempio, molti non sanno che la richiesta di risarcimento deve essere fatta quando vi è un certificato che attesti la guarigione dalle lesioni riportate.
E’ solo in questo momento infatti che è possibile stimare il danno biologico subito.
Inoltre è possibile ottenere il risarcimento anche delle eventuali spese mediche sostenute, oltre che avere il mancato guadagno, ad esempio nel caso di lavoratori non dipendenti.
Una volta chiesto il risarcimento, la compagnia di assicurazione deve aprire la pratica ed entro 90 giorni fare una proposta di risarcimento.
Nella maggior parte dei casi chiede che il danneggiato sia sottoposto a visita medica da parte di un esperto nominato da lei.
Visita medica richiesta dall’assicurazione
Il perito medico deve eseguire per conto dell’assicurazione il calcolo del danno biologico e in base al punteggio attribuito sarà quindi determinato l’ammontare da corrispondere per la frattura di gamba.
Spesso il calcolo del perito di parte
(ossia il medico dello studio legale – medico legale a cui ci si è rivolti)
è difforme rispetto a quello del perito nominato dalla compagnia.
Se si verifica tale ipotesi è possibile non accettare il risarcimento. Il passo successivo sarà la negoziazione assistita.
In questa fase la presenza dell’avvocato è ovviamente obbligatoria.
Ma chi si è avvalso della consulenza legale-medico legale già nella fase precedente avrà notevoli vantaggi
perché il suo avvocato già sarà a conoscenza di tutta la dinamica del sinistro e dell’andamento della pratica.
Se sei un pedone investito
In questo caso è sempre consigliabile chiamare sul posto anche i rappresentanti delle forze dell’ordine (vigili, carabinieri) e prendere i nomi dei testimoni.
Questa operazione sarà molto importante per chiarire la dinamica del sinistro.
Infatti, nonostante l’articolo 2054 del codice civile preveda che spetti al conducente dimostrare di avere fatto il possibile per evitare il sinistro,
può succedere che la compagnia assicuratrice richieda una colpa condivisa tra le parti, ad esempio nel caso in cui il pedone abbia attraversato fuori dalle strisce pedonali.
In questo caso la presenza di testimoni e i rilievi delle forze dell’ordine diventano essenziali per chiarire la dinamica ed ottenere il giusto risarcimento.