Infortunio a scuola: cosa fare in caso di infortuno di un bimbo a scuola
Infortunio a scuola: un fatto che può succedere.
Cosa succede se un bambino si fa male a scuola.
Nelle scuole esiste l’obbligo di custodia e vigilanza degli insegnati sugli alunni.
Tale obbligo si basa sull’art. 2048, secondo comma del codice civile che stabilisce:
“i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sottoposti sono sotto la loro vigilanza“.
Infortunio a scuola
La legge obbliga le scuole a sottoscrivere per ogni alunno una polizza assicurativa sugli infortuni presso l’Inail.
C’è quindi un’assicurazione scolastica che copre le richieste di risarcimento avanzate alla scuola.
E questo perché la scuola, secondo quanto stabilito dal codice civile (art. 2048, II comma) è responsabile per gli infortuni subiti dagli alunni durante l’orario scolastico (culpa in vigilando).
Se l’insegnante e quindi la scuola sono responsabili se un bambino si fa male, è possibile richiedere all’istituto scolastico il risarcimento dei danni subiti per la violazione dell’obbligo di vigilanza.
Infortunio a scuola: risarcimento INAIL
Il genitore che intende ottenere il risarcimento deve dimostrare:
- Come è avvenuto il fatto che ha prodotto il danno
- Che quanto accaduto si è verificato durante l’orario scolastico
(che vale per tutta la durata, dall’entrata all’uscita di scuola perché è proprio durante quest’arco di tempo che opera l’obbligo di sorveglianza della scuola sugli alunni).
- Specificare se il danno ha determinato una lesione permanente o temporanea della integrità fisica del bambino.
- Dimostrare che il danno fisico è conseguenza del fatto indicato
- Produrre i verbali del pronto soccorso, le relazioni dei medici con cui viene prescritta la terapia e stabiliti i giorni di prognosi.
Procedura per il risarcimento per infortunio a scuola:
Recarsi al pronto soccorso è la cosa più importante e urgente da fare quando un bambino si fa male a scuola perché solo i medici possono compiere tutte le operazioni necessarie.
Prestare il soccorso necessario,
redigere il verbale di ingresso con tutte le indicazione, dall’orario ai danni lamentati,
al foglio di dimissioni che contiene il referto, la terapia da seguire, gli eventuali esami da effettuare e la prognosi.
È opportuno conservare questa documentazione insieme alle fatture delle eventuali visite mediche private sostenute o delle sedute di fisioterapia, nonché i ticket sanitari pagati.
A questa certificazione vanno poi aggiunti i referti del medico di famiglia che certificherà l’effettivo andamento della malattia e quindi il tempo di guarigione.
Ancora è necessario se il bambino ha subito danni permanenti effettuare una perizia del medico legale per calcolare il danno biologico.
Una volta arrivati alla guarigione è possibile quantificare i danni complessivi grazie alla raccolta di tutta la documentazione medica sulla base di tabelle predisposte annualmente.
Solo allora è possibile formulare una richiesta di risarcimento alla scuola.