Problematiche relative all'ottenimento del Green pass
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Green pass cosa cambia dal 15 ottobre 2021 in Italia
Approvato dal Governo italiano il decreto che estende l’obbligo del Green pass al tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato – a partire dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre.
Cos’è e come scaricare il Green pass
Il Green Pass è un documento che nasce per facilitare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia .
Attesta di aver fatto la vaccinazione, o di essere guariti dal Covid, o di essere negativi al test
(tampone molecolare, tampone antigenico rapido, test molecolari su campione salivare per fragili o bambini.
Esclusi autotest rapidi, test antigenici rapidi su saliva e test sierologici).
La certificazione contiene un QR Code che permette di verificarne l’autenticità e la validità. Può essere cartacea o digitale.
Il green pass si ottiene in caso di:
vaccinazione (si riceve subito dopo la prima dose),
nei casi di tampone antigenico o molecolare (anche salivare molecolare)
negativo (la certificazione avrà validità per 48 o 72 ore dall’ora del prelievo),
nei casi di guarigione da Covid-19.
Green pass e controlli
I controlli della carta verde spettano ai datori di lavoro con verifiche anche a campione.
Senza Green pass al lavoro: le multe
Il lavoratore pubblico che non ha il green pass “è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione”.
Dopo 5 giorni di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e la retribuzione non è dovuta dal primo giorno di sospensione.
Non ci sono conseguenze disciplinari e non si rischia il licenziamento.
Chi viene sorpreso senza certificazione verde sul luogo di lavoro rischia una sanzione da 6.00 a 1.500 euro.
I datori di lavoro che non effettuano controlli rischiano una multa da 4.00 a 1.000 euro.
Green pass: cosa succede a tutti quelli che non riescono ad ottenerlo
Molti problemi sono stati riscontrati dagli italiani nell’ottenere il Green pass; le casistiche sono tanti e differenti tra loro.
Riguarda:
chi risiede il Green pass all’estero e ha ricevuto il vaccino in Italia.
chi si è contagiato dopo la prima dose per i quali non si capisce quel procedura deono seguire per ottenere il gree pass
chi risulta aver ricevuto due prime dosi a causa di un errore di compilazione del centro vaccinale,
chi ha ricevuto le due dosi in due regioni diverse,
chi non ha ricevuto il certificato di guarigione dalla malattia,
chi non rientra in nessuna categoria particolare e semplicemente non riesce ad ottenere l’Authcode (codice indispensabile per ottenere il green pass).
A cosa serve il Green pass
Da quando è stato introdotto, all’inizio di luglio, il Green Pass è indispensabile per fare tante cose: viaggiare nei paesi dell’area Schengen, partecipare a feste, cerimonie ed eventi sportivi.
Il green pass è indispensabile come le sale interne dei ristoranti, i cinema e le palestre.
Dal primo settembre è obbligatorio esibirlo anche sui trasporti a lunga percorrenza ed è richiesto sia al personale scolastico che agli studenti universitari.
Come risolvere i problemi legati al Green pass
Il governo, già dagli inizi di luglio, ha attivato il numero 800 91 24 91 (tutti i giorni dalle 8 alle 20) e l’indirizzo email cittadini@dgc.gov.it per tutte le persone che non sono riuscite ad avere il certificato con la procedura normale.
In realtà non è facile ottenere risposta tramite questi mezzi forniti dal Governo;
in ogni caso è possibile rivolgersi ai centri vaccinali che rispondono in tempi brevi ai quesiti più semplici
mentre per i casi ‘complessi’ le risposte tardano ancora ad aversi.
In alcuni casi i tentativi hanno funzionato, in moltissimi altri no.
Alle persone che pur vaccinate non hanno ancora ricevuto il Green Pass non resta che ottenerlo con un test negativo. In questo caso il certificato vale però soltanto per le successive 48 ore, con notevoli disagi per chi è costretto a ripeterlo più volte e a proprie spese.
La risposta dei cittadini al problema dell’ottenimento del Green pass
Angelo Floresta, trentenne milanese, ha fondato un gruppo su Facebook per condividere le esperienze di tutte le persone che non erano riuscite a ottenere il Green Pass.
Nel giro di pochi giorni ha ricevuto centinaia di segnalazioni e testimonianze.
Il gruppo è nato per cercare di risolvere il problema della moglie di Floresta che non riusciva ad avere il certificato:
è stata contagiata e poi vaccinata, ma prima dei tre mesi inizialmente indicati nella circolare del ministero della Salute.
I social servono soprattutto per condivide le esperienze; su facebook Floresta ha raccontato la storia della moglie e l’odissea da loro vissuta per ottenere il certificato.
Il gruppo Facebook si è rivelato molto utile e sono molte le persone che hanno risolto i loro problemi discutendo con persone che si trovavano nelle stesse condizioni.