Incidente sull’autobus: cosa bisogna sapere per ottenere il giusto risarcimento
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Incidente sull’autobus: cosa fare per avere il giusto risarcimento
In casi di incidente sull’autobus, per ottenere il giusto risarcimento, occorre muoversi così:
- chiamare le autorità, vigili urbani o polizia stradale.
- non dimenticare di conservare il biglietto di viaggio (o ne faccia una fotocopia o fotografia nel caso in cui la carta possa sbiadire nel tempo).
- fotografare lo stato dei luoghi
- segnare la fermata in cui l’incidente è avvenuto,
- annotare la targa del mezzo,
- la linea di trasporto e le generalità dell’autista.
Se ci sono altri passeggeri che hanno assistito alla caduta si consiglia di prendere nota delle loro generalità,
nonché del titolo di viaggio degli stessi (anche una fotocopia o fotografia del loro biglietto).
recarsi al pronto soccorso per farsi refertare l’accaduto
Incidente sull’autobus: responsabilità delle aziende di trasporto pubblico
Le aziende di trasporto pubblico urbano devono salvaguardare l’incolumità del passeggero mettendo in essere tutte le attività necessarie sul piano della sicurezza;
In caso di presenza di passeggeri in condizioni di equilibrio instabile il guidatore non deve:
- frenare bruscamente,
- fare accelerazioni improvvise,
- partire prima della chiusura delle porte.
Tutto queste condizioni possono portare all’infortunio e alla conseguente richiesta di risarcimento danni.
E’ altresì responsabilità dell’azienda provvedere alla manutenzione di tutto ciò che potrebbe danneggiare il viaggiatore dalla discesa dal mezzo all’uscita dalla stazione dall’arredo alle pertinenze delle stazioni ferroviarie, (come passerelle, sottopassaggi ecc.)
Si ricorda che quando si parla di misure idonee di diligenza non ci si riferisce solo alla condotta di guida del conducente, ma anche a tutti gli strumenti di prevenzione che l’azienda
deve adottare per garantire l’incolumità dei passeggeri durante il viaggio (ad es. i sensori per la chiusura delle porte).
Molto importante, poi, è che in base ai principi generali in tema di responsabilità contrattuale il vettore, al fine di escludere l’inadempimento,
deve dimostrare che questo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile (caso fortuito e forza maggiore).
Incidente sull’autobus: cosa deve provare il passeggero in questi casi
Il passeggero, invece, deve possedere un contratto di trasporto (ad es. il biglietto vidimato o la carta d’imbarco), che possa giustificare il danno subito e il nesso causale tra quest’ultimo e il trasporto.
II passeggero che abbia subito un danno deve dimostrare che questo è stato causato dalla condotta del vettore nell’esecuzione del trasporto e deve indicare le cause precise di che hanno determinato l’evento.
Il vettore non sarà responsabile nel caso in cui l’evento dannoso sia riconducibile ad un’ imprudenza del viaggiatore; nel caso invece in cui il viaggiatore abbia concorso, il risarcimento sarà in ogni caso dovuto, ma in misura ridotta.
Infortuni che avvengono in casi di salita o discesa dal mezzo
molto frequenti sono gli infortuni che si verificano nella fase di discesa e salita dai mezzi di trasporto pubblico momenti fondamentali senza i quali i passeggeri non potrebbero fruire del servizio di trasporto.
Il trasportato, ai fini del risarcimento del danno, dovrà dimostrare la diretta consequenzialità tra la caduta in fase di salita o discesa dal mezzo e i danni subiti a causa del trasporto.
Il vettore invece dovrà fornire la prova che la caduta sia dovuta ad un fatto imprevedibile ed inevitabile secondo l’ordinaria diligenza, nonché di aver disposto tutte le cautele necessarie al fine di impedirlo.
Inoltre anche se l’utente, ad esempio, resta bloccato tra le porte di un vagone della metro a causa di una condotta non attenta e prudente (ad es. non preparandosi in tempo a scendere),
non si può escludere la presunzione di responsabilità del vettore se questo non dimostra di aver adottato tutte le cautele volte ad evitare il danno al passeggero.
Incidente sull’autobus: quali danni si possono richiedere
il danneggiato può chiedere il risarcimento del danno patrimoniale sotto la forma di
danno diretto:
costi per far fronte alle cure per le lesioni subite,
spese per la riparazione delle cose danneggiate)
o danno indiretto
se perdesse, per esempio, la capacità lavorativa.
Il danneggiato potrà altresì chiedere sotto la forma del danno biologico (invalidità permanente o inabilità temporanea)
e del danno morale (modifica dell’aspetto esteriore, perdita della possibilità di trovare un lavoro).