Isterectomia: quando è possibile richiedere i danni per un intervento andato male
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Isterectomia : cosa è
La isterectomia (asportazione totale dell’utero e organi annessi) è un intervento molto invasivo che può dare luogo a un grave stress fisico e mentale;
di solito si pratica quando vi è la presenza di tumore maligno dell’utero, delle ovaie o della cervice, di fibromi uterini, endometriosi, grave infiammazione pelvica, e molte altre cause.
Come detto si tratta di un intervento invasivo con conseguenze importanti soprattutto dal punto di vista psicologico dal momento che interrompe la possibilità generativa della donna, ma molto spesso è risolutivo e salva la vita .
Per questo il medico che sottopone la paziente ad un intervento di isterectomia ha il dovere di prendere tutte le precauzioni necessarie controllando nel corso dell’operazione che i segni vitali della paziente, si mantengano positivi.
Isterectomia: danni
L’isterectomia, se non praticata correttamente, può causare danni agli organi più vicini all’utero, come la vescica, il retto,
oltre che altre conseguenze negative come le complicazioni dovute all’anestesia o ad emorragie.
Un’altra conseguenze, abbastanza frequente è un danno all’uretere che, se non preso in tempo in considerazione comporta la perdita di funzionalità dello stesso.
Isterectomia: risarcimento danni
Per l’isterectomia, laddove si sia accertata negligenza da parte del medico, il paziente può richiedere il risarcimento del danno.
Le lesioni ureterali sono solitamente presenti in interventi di isterectomia dovuta a carcinomi della cervice, dell’endometrio, per carcinoma ovarico, in presenza di fibromi uterini, e in interventi per endometriosi.
Sembra sia più colpito l’uretere sinistro e le percentuali aumentano se si tratta di successivi interventi anche per altre tipologie di chirurgia addominale o in pazienti sottoposte a pregressi tagli cesarei.
Nel 50% dei casi, la lesione viene riconosciuta nel corso dell’operazione e trattata contestualmente.
In altri casi, dopo alcune settimane possono manifestarsi i sintomi della presenza di urina nella cavità eritoneale (uroperitoneo).
Isterectomia risarcimento danni: quando i danni sono permanenti
L’integrità psico-fisica di un essere umano è considerata un bene primario, tutelata giuridicamente non solo quando la lesione subìta comporta danni permanenti e menomazioni delle capacità della persona di svolgere le attività quotidiane a cui era abituata,
ma anche in tutti i casi in cui questa lesione determini una “riduzione del valore biologico dell’individuo“.
Nel caso dell’isterectomia va calcolato tra i danni e quindi ai fini dell’indennizzo anche il diritto alla sessualità che un intervento sbagliato può aver negato
Cosa dice la giurisprudenza in questi casi
La giurisprudenza sostiene che ogni persona ha un valore di natura patrimoniale, indipendentemente se quest’ultimo ha un’attività lavorativa o meno.
Nel caso di perdita della vita per malasanità i parenti della vittima hanno diritto a chiedere sia il risarcimento per il danno che ha subito la vittima sia quello subito in proprio a causa della perdita della vita del proprio familiare
Ci sono dieci anni di tempo per richiedere il risarcimento del danno subito a causa di una isterectomia o istero-annessiectomia.