La laparoscopia e la perforazione del colon: come ottenere il giusto risarcimento
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Laparoscopia e perforazione del colon
I recenti progressi tecnologici stanno modificando del tutto le forme degli interventi chirurgici;
La laparoscopia
La laparoscopia è una tecnica chirurgica recente che ha sostituito la laparatomia, consentendo di intervenire all’interno dell’addome senza tagliare con il bisturi, evitando così un intervento molto invasivo.
Gli interventi laparoscopici avvengono attraverso una piccola sonda dotata all’estremità di una telecamera,
che può trasmettere ad un monitor le immagini delle parti del paziente che devono essere sottoposte all’intervento.
La sonda viene introdotta all’interno dell’addome attraverso un massimo di 4 piccole incisioni.
Laparoscopia: vantaggi per il paziente, difficoltà per il medico
Se dunque per il paziente questo tipo di intervento è molto conveniente dal momento che riduce di molto i tempi di guarigione e
rende meno visibile la cicatrice che è molto ridotta,
per il medico l’intervento è più complesso dal momento che è costretto ad intervenire in un campo visivo limitato e
quindi tutte le fasi dell’intervento richiedono perizia e attenzione.
Laparoscopia: i danni possibili
E’ evidente che sono possibili pertanto incidenti che provocando dei danni, permanenti o non, possono legittimare la richiesta di risarcimento danni.
I danni maggiori sono quelli provocati da una non adeguata osservazione in fase post operatoria e quindi da un intervento tardivo per rimediare al danno
La laparoscopia può essere applicata a tutti gli interventi di chirurgia generale, laddove la patologia e le condizioni del paziente lo consentano,
la tecnica laparoscopica viene utilizzata anche in urologia, ostetricia e ginecologia.
Laparoscopia risarcimento danni: perforazione del colon
Purtroppo non mancano casi in cui i pazienti operati per una colecistectomia a causa di una calcolosi,
si ritrovano con il colon perforato, con la lesione dei vasi sanguigni.
Casi che ovviamente comportano che l’ intervento di colecistectomia laparoscopica
si trasformi in colecistectomia laparotomica (con taglio e apertura dell’addome).
In casi come questi di gravi danni fisici a discapito di una persona che si è sottoposta a un relativamente banale intervento di routine (un intervento di colecistectomia laparoscopica),
è ovvio che si è di fronte a responsabilità del medico operatore.
Cosa fare per ottenere il risarcimento danni in caso di errata laparoscopia
Come in tutti i casi di risarcimento danni per malasanità bisogna avere chiari tutti i passaggi necessari per motivare la richiesta.
Poiché il risarcimento non è automatico cioè non basta dire che c’è stata la perforazione ma bisogna mostrare il nesso causale,
è fondamentale rivolgersi ad uno studio medico-legale, che possa assistere il paziente in ogni fase dell’iter processuale.
Il nesso causale verte sul rispetto delle linee guida da parte dello staff medico e sul rispetto delle norme irenico-sanitarie dei locali,
sul consenso informato del paziente e soprattutto se ci sia stata negligenza da parte del medico
che non è intervenuto in tempo nonostante i sintomi mostrati dal paziente
Come agisce il giudice in questi casi
Il giudice, una volta in possesso di tutti gli strumenti di valutazione stabilirà la sussistenza del nesso causale e
valuterà tutti i parametri di personalizzazione del danno tenendo conto dell’età,
delle condizioni di salute e di vita del paziente.
Spetta ancora al giudice decidere le conseguenze negative in termini esistenziali, professionali e psicologici
a seguito della perforazione valutazione che andrà fatta nei riguardi del famiglia se il paziente fosse deceduto.
Le tabelle di Roma e Milano forniscono indicazioni precise per la valutazione complessiva del danno.