La signora R.A.: il parto e le conseguenze terribili successive ad esso
Indice dei Contenuti
- La signora R.A., durante le manovre di accesso all’utero, subisce una lesione alla parete vescicale,
- contestualmente suturata, e, di seguito, grazie ad isterectomia trasversale, nasce un bel maschietto.
- Durante una manovra dell’urologo atta ad accedere alla zona posteriore lesa ed effettuare la cistorrafia,
- la paziente subisce una lesione all’utero con copiosa emorragia, tale da rendere necessaria un’isterectomia subtotale.
- L’urologo esegue le suture vescicali ritenute idonee e termina il suo intervento.
La signora R.A., al termine della sua gravidanza, si ricovera per partorire all’Ospedale SS. Annunziata di Napoli – A.S.L. Napoli 1.
Il giorno seguente la puerpera, dopo gli esami di routine, va in sala operatoria per sottoporsi a taglio cesareo.
La signora R.A., durante le manovre di accesso all’utero, subisce una lesione alla parete vescicale,
contestualmente suturata, e, di seguito, grazie ad isterectomia trasversale, nasce un bel maschietto.
Per controllare la lesione alla parete vescicale si richiede una visita di un urologo proveniente dall’Ospedale Ascalesi
che, durante il suo controllo, trova anche un’altra lesione vicina alla precedente.
Durante una manovra dell’urologo atta ad accedere alla zona posteriore lesa ed effettuare la cistorrafia,
la paziente subisce una lesione all’utero con copiosa emorragia, tale da rendere necessaria un’isterectomia subtotale.
L’urologo esegue le suture vescicali ritenute idonee e termina il suo intervento.
L’equipe chirurgica, prima di richiudere la breccia addominale, riscontra altre lesioni vescicali nonché la sezione e la legatura impropria dell’uretere destro
e cerca di richiamare lo specialista urologo intervenuto prima che però non si trova.
Tocca ad un altro urologo, che proviene dei Pellegrini, suturare le ulteriori lesioni vescicali e ristabilire con uno stent la continuità dell’uretere destro,
così da potere permettere all’equipe chirurgica di chiudere la breccia chirurgica.
La signora R. A. grazie ad un sondino addominale e ad un catetere può tornare in corsia;
qui riceve due sacche di sangue per rimediare alla grave perdita ematica subita.
In sostanza la signora entrata per partorire in un ospedale noto per l’alta specializzazione nella maternità,
subisce una operazione in anestesia totale di sette ore per rimettere a posto le lesioni multiple vescicali subite,
e per tamponare l’imponente emorragia che ha richiesto un’isterectomia.
La signora R.A. ha avuto anche ulteriori complicazioni bronco pneumoniche, affrontate con terapia farmacologica.
Inoltre la paziente viene dimessa con un catetere vescicale e dovendo effettuare ulteriori controlli cistoscopici.
La signora R.A. ha riportato lesioni alla sua persona che hanno determinato un danno biologico di natura permanente.
Lo studio medico legale Iannicelli ha seguito e risolto il caso della signora R.A.