La signora R.V. : da un'escissione di una cisti sebacea arriva ad una terribile infezione
Indice dei Contenuti
- La signora R.V. da circa sei anni ha una cisti sottocutanea nella parte alta della coscia destra, di piccole dimensioni e del tutto asintomatica
- che, però, negli ultimi tempi si ingrandisce e presenta segni di infiammazione;
- La signora R.V. per un intervento banalissimo, come l’escissione di una cisti adiposa,
- è finita in una situazione infettiva di tale gravità da farle correre serio pericolo di vita.
- Le lesioni alla sua persona hanno determinato un danno biologico di natura permanente,
- caratterizzato da cefalea di tipo emicranico
- associata a una reazione di adattamento con aspetti emozionali
- misti alle precarie condizioni cliniche nelle quali la signora R.V. si è trovata.
La signora R.V. da circa sei anni ha una cisti sottocutanea nella parte alta della coscia destra, di piccole dimensioni e del tutto asintomatica
che, però, negli ultimi tempi si ingrandisce e presenta segni di infiammazione;
per questo motivo la signora R.V. l’11 febbraio 2008 va a visita alla clinica dal dottor P. D. S, responsabile della Chirurgia della Clinica Tasso (attualmente Villa Bianca S.p.A.) di Napoli.
Qui lo specialista le prescriveva, per motivi precauzionali, l’asportazione chirurgica della formazione.
La signora R.V. il 19 febbraio 2008 si reca per gli accertamenti di rito, propedeutici all’intervento alla Clinica Tasso di Napoli, in via Bernardo Cavallino, 102 e dimessa in pari data.
La paziente, il 21 febbraio 2008, subisce, presso la medesima struttura, l’asportazione del nodulo adiposo in anestesia sub aracnoidea.
Dopo l’intervento nonostante un forte mal di testa la signora R.V. torna a casa.
La signora R.V. al ritorno in casa, per l’emicrania crescente a dismisura,va al Pronto Soccorso dell’Ospedale “La Schiana” di Pozzuoli dove le danno un calmante e la dimettono.
Però, in nottata le sue condizioni peggiorano, al punto tale, che, il mattino del giorno seguente,
arriva in stato confusionale al Pronto Soccorso dell’A.O.R.N. Cardarelli dove cade in stato di incoscienza e la trattengono in rianimazione.
Dagli esami tempestivamente effettuati, risulta che la signora R.V. soffre di “meningite batterica”
per cui la trasferiscono all’Ospedale Cotugno dell’A.O.R.N. dei Colli, dove, sempre in stato di coma, la portano in rianimazione.
A seguito di appropriate cure specialistiche, la paziente riprende conoscenza, esce dalla rianimazione e segue tutto l’iter terapeutico del caso e,
dopo una lunga degenza, la dimettono in apparente buono stato di salute.
Purtroppo, dopo solo cinque giorni, ritorna a soffrire di lancinanti emicranie, tanto da tornare a controllo presso lo stesso Ospedale Cotugno,
dove sottoposta ad esami specialistici, non rilevavano evidenti lesioni a livello cerebrale.
Tuttavia le emicranie non cessano e la mancata individuazione delle cause delle continue cefalee, fa entrare in angoscia la paziente,
con insonnia e depressione, tale da dover ricorrere ad assistenza psichiatrica.