Cosa bisogna sapere sull’errore medico e la responsabilità sanitaria del medico e dell’ospedale
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- L’errore medico e la responsabilità sanitaria del medico e dell’ospedale
L’errore medico e la responsabilità sanitaria del medico e dell’ospedale
Capita molto spesso di leggere di errore medico e non è una cosa, purtroppo, che avviene solo in Italia ma in tutto il mondo.
Per sapere come muoversi in questi casi è bene essere informati
Cosa è l’errore sanitario
Un errore medico-sanitario è, in linea generale, una divergenza da una regola di condotta.
Il Sanitario, dunque, compie una azione difforme da quella normativamente prevista,
oppure omette di agire là dove un obbligo giuridico gli imponeva di farlo.
Cosa deve fare una persona per dimostrare che è vittima di errore sanitario
Come prima cosa il paziente deve dimostrare l’esistenza della lesione alla sua salute e che l’aggravamento delle sue condizioni
è la conseguenza dell’azione o dell’omissione colposa del medico
o delle carenze della organizzazione sanitaria in un rapporto di causa effetto.
Ovviamente il danno va dimostrato, con tutta la documentazione medica di riferimento.
Diventa, quindi, fondamentale una relazione medico legale per stabilire
l’entità dei danni biologici, esistenziali e patrimoniali subiti, e, di conseguenza, determinare il risarcimento di cui si ha diritto.
L’ausilio di uno studio medico-legale è consigliato
Data la complessità della situazione si consiglia di rivolgersi a uno studio medico legale che saprà valutare l’entità del danno sulla base, di certo, della documentazione presentata e,
cioè, preferibilmente:
le ricevute e gli scontrini delle prestazioni mediche;
i risultati di eventuali visite e/o analisi svolte;
le lastre, gli esami ed i certificati della sua situazione e del suo percorso diagnostico e terapeutico.
Sarà l’avvocato a portare avanti le necessarie procedure per arrivare al risarcimento
Quando c’è colpa del medico o della struttura
Come visto già in un altro nostro articolo la condotta del medico è colposa quando l’attività medico-sanitaria
è stata attuata con negligenza, imperizia o imprudenza.
Per negligenza, si intende il fatto che il medico abbia agito con disattenzione o superficialità.
Imperizia si verifica quando il medico abbia invece agito senza la necessaria capacità e preparazione tecnica
Cosa fare per ottenere il giusto risarcimento per errore medico
La richiesta di risarcimento inizia normalmente con una lettera indirizzata al medico e alla struttura ritenuti colpevoli dell’evento.
In questa la lettera con la quale si espongono i fatti:
contestiamo la responsabilità,
chiediamo il risarcimento
sollecitiamo medico e struttura ad attivare le rispettive compagnie assicuratrici, affinché le stesse, esaminata la situazione, possano formulare un’offerta risarcitoria congrua.
Il secondo passaggio, qualora la lettera non sortisca effetto, è quello secondo il quale il paziente, assistito dall’avvocato, tenta di trovare un accordo con il medico e la struttura.
Ci sono due possibilità alternative per ottenere il risarcimento:
promuovere il procedimento di mediazione, che consiste nel tentativo di trovare un accordo stragiudiziale
o ricorrere al cosiddetto “accertamento tecnico preventivo” e
cioè la richiesta al Tribunale di nominare un consulente tecnico,
vale a dire un medico specialista che, sulla base della documentazione e dell’esame del paziente,
indaghi sulla responsabilità e poi tenti anch’egli la conciliazione fra le parti.
Qualora, con la mediazione o con l’accertamento tecnico preventivo, l’accordo non venga raggiunto, si può procedere, sempre con l’assistenza di un avvocato,
davanti al Giudice Civile aprendo una vera e propria causa per ottenere una sentenza di condanna al risarcimento del danno.
Che cosa si può ottenere
Il danno viene stabilito in base a delle tabelle precostituite
Le Tabelle (le più usate sono quelle del Tribunale di Milano)
mettono in relazione i punti percentuali di invalidità permanente riportata dal paziente
con un valore monetario per ogni punto e il tutto in rapporto all’età del soggetto.
Risarcimento danni ospedale per errore medico
La prescrizione
L’azione di risarcimento danni nei confronti dell’ospedale deve essere avviata entro dieci anni
dal momento in cui il danno derivato per la responsabilità dell’ospedale viene percepito dal paziente;
in altre parole, dieci anni da quando si ha la consapevolezza del danno.
Ricordiamo, inoltre, che la richiesta di risarcimento danni inviata all’ospedale ha valore di formale messa in mora nei confronti della struttura e
interrompe il termine prescrizionale, facendolo ricominciare dall’inizio.
Risarcimento per danni da errore medico causato in ospedale e l’ausilio di uno studio medico-legale
Come abbiamo già visto per l’errore medico, considerata la complessità del procedimento è opportuno farsi guidare da uno studio medico legale.
Incaricato lo studio medico legale si procede all’iter per ottenere il risarcimento.
Procedura per ottenere il risarcimento per danni da errore medico causati da ospedale
Per prima va fatta una diffida formale all’ospedale, supportata da idonea documentazione medico legale, atta a dimostrare il danno causato dall’ospedale,
e la somma determinata a titolo di risarcimento danni.
Nel caso in cui l’ospedale riconosca la propria responsabilità, si può intavolare una trattativa sul quantum da liquidare,
altrimenti in caso di mancato accordo o nei casi in cui l’ospedale neghi le proprie responsabilità,
si dovranno intraprendere azioni più incisive, per ottenere il risarcimento danni.
Può succedere che l’ospedale apra il sinistro presso la propria compagnia assicurativa;
in tal caso ci si dovrà sottoporre ad una visita medico legale di riscontro dell’assicurazione presso un incaricato dalla compagnia.
Se i risultati delle visite medico-legali coincidono e anche la compagnia assicuratrice dell’ospedale rileva l’errore sanitario,
sarà quindi possibile giungere ad un accordo e comporre la vertenza in via stragiudiziale concordando la cifra del risarcimento