Paralisi cerebrale Infantile: e risarcimento: cosa bisogna sapere
Paralisi cerebrale Infantile : cosa è
La paralisi cerebrale infantile procura una serie di disordini permanenti del movimento e della postura che causa una limitazione della funzionalità motoria, che derivano da un danno al cervello, cervelletto e tronco encefalico in cui il bambino è incorso durante la vita fetale o al momento della nascita.
Purtroppo in alcuni casi al disordine motorio si accompagnano anche altri disturbi, come disturbi della sensibilità, disturbi cognitivi e della comunicazione, epilessia e problemi muscolo-scheletrici secondari.
Paralisi cerebrale Infantile: cause
Le cause della paralisi sono molteplici:
infezioni materne che in gravidanza diventano pericolose (Toxoplasmosi e Rosolia)
ipertensione che coinvolge la placenta e quindi può provocare seri danni al nascituro.
Altre cause possono essere:
anomalie della placenta e del funicolo che possono causare un’asfissia del feto,
problemi nella coagulazione del sangue,
consumo di droghe.
Danni cerebrali possono realizzarsi durante il travaglio, durante il parto e anche nel periodo immediatamente successivo
perché il bambino è molto prematuro dal momento che c’è stato una scarsa ossigenazione del cervello o un’emorragia cerebrale o una setticemia
Paralisi cerebrale Infantile: danni risarcibili
Si possono addebitare i danni a coloro che hanno operato durante tutte le fasi se si dimostra che c’è stata imperizia o negligenza;
i danni risarcibili sono, come sempre di due tipi:
danno biologico, cioè i danni psico-fisici subito dal bambino e dai familiari e
danni patrimoniali cioè economici
Il danno biologico è il venir bene del bene salute va risarcito, in maniera proporzionale al grado (temporaneo o permanente) d’invalidità del bambino.
Poiché la paralisi cerebrale nella maggior parte dei casi comporta la totale dipendenza da altri nell’espletare le funzioni vitali,
si avrà dunque un grado di danno permanente.
L’importo spettante a titolo di risarcimento sarà dunque pari o vicino al massimo previsto.
Il danno biologico subito da genitori comprende una serie di fattori facilmente comprensibili che vanno:
dal danno alla vita di relazione, determinato dalla minor possibilità di rapporti sociali,
danno derivante dal maggior sacrificio rispetto all’ordine del dovere di accudire/ crescere il bambino con affetto partecipazione,
al pregiudizio arrecato alla carriera professionale.
Insomma l’essere limitati nella possibilità di una vita serena.
Danni economici (danni patrimoniali)
La condizione di paralisi cerebrale causa una ingentissima perdita economica sia al soggetto che ne sia affetto, azzerando di fatto la sua capacità di lavorare e dunque di produrre reddito,
sia alla sua famiglia, la quale dovrà sostenere ingenti spese per l’assistenza e le cure necessarie al figlio per tutta la vita.
Il diritto al risarcimento per la paralisi cerebrale del bambino può essere esercitato entro dieci anni dal momento in cui i genitori siano venuti a conoscenza della lesione da lui subita.
Attualmente sono in discussione proposte di legge per abbassate tale termine a soli due anni.