Rottura del crociato: cosa occorre conoscere in questi casi
Rottura del crociato: definizione
Rottura del crociato è l’espressione gergale usata per indicare la lesione totale del legamento crociato anteriore del ginocchio.
L’espressione “rottura del crociato” è impropria dal momento che l’articolazione del ginocchio comprende 4 legamenti crociati,
pertanto senza ulteriori delucidazioni potrebbe non capirsi l’esatta natura dell’infortunio.
Tuttavia, l’espressione “rottura del crociato” è comunque accettata perchè la rottura del crociato posteriore è molto rara
(riguarda soltanto il 5% di tutte le lesioni a carico dei legamenti crociati del ginocchio).
Rottura del crociato: cosa è
Si tratta di un infortunio grave dal momento che è una lesione completa e riguarda uno dei quattro legamenti fondamentali del ginocchio.
Lungo in media 30 millimetri circa e largo in media 11 millimetri, il legamento crociato anteriore ha origine dalla superficie inferiore dell’estremità distale del femore
e si aggancia sulla superficie superiore dell’estremità prossimale della tibia.
Poiché il legamento crociato anteriore ad un certo punto incrocia ( da qui il termine) quello posteriore svolge due importanti funzioni:
prevenire l’iperestensione del ginocchio e limitare la rotazione interna della tibia.
Le sue funzioni pertanto sono importantissime per stabilizzare il ginocchio.
Cause
La rottura del crociato è il risultato di una grave distorsione al ginocchio (distorsione di III grado), dovuta a varie cause che comportano tutte un forte trauma al ginocchio.
Le cause possono essere: una torsione innaturale verso l’esterno o l’interno, una iperestensione del ginocchio (calcio a vuoto),
l’arresto immediato durante una corsa veloce oppure un impatto violento con la parte interna del ginocchio
Conseguenze del problema dal punto di vista medico legale
Dal punto di vista medico-legale sono di primaria importanza anche gli esiti permanenti.
Sono previste considerando sia linee guida valutative per la responsabilità civile che le tabelle previste nelle polizze private infortuni specifiche voci
sia per le lesioni del legamento non sottoposte ad intervento, che per gli esiti di ricostruzione chirurgica.
Come sappiamo spetta al medico legale valutare il nesso fra il traumatismo e la lesione,
nonché di quantificarne le invalidità temporanea e permanente conseguenti.